Presa di posizione sulla revisione parziale della legge sulla circolazione stradale

L'ATA riconosce le buone intenzioni, ma individua un'urgente necessità di un miglioramento

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Berna

L'ATA Associazione traffico e ambiente sostiene in linea di principio la revisione della legge sulla circolazione stradale proposta dal Consiglio federale. Nel progetto sottoposto a consultazione vede invece notevoli lacune per quanto riguarda alcune delle misure: in particolare, è inaccettabile che le regole per la circolazione stradale motorizzata siano allentate, mentre le norme per le biciclette vengono inasprite con la motivazione della sicurezza stradale.

La bicicletta fa tendenza. L'ATA ne è molto soddisfatta: la bici è ecologica, poco ingombrante, silenziosa e sana. È quindi essenziale incoraggiare un costante passaggio verso la bicicletta.

I cambiamenti previsti renderanno invece il suo utilizzo meno attraente per i giovani e per coloro che viaggiano in bicicletta elettrica, mentre allo stesso tempo non verranno adottate misure per prevenire gli incidenti alla fonte. Al contrario: le regole e le sanzioni - ad esempio per eccesso di velocità o guida in stato di ebbrezza - saranno allentate. L'ATA teme che il trend ciclistico si indebolisca gravemente. L'obbligo esteso di indossare il casco potrebbe rallentare il boom della bicicletta e rendere impossibile anche offerte di sharing di successo come Publibike. Non da ultimo ne risentirebbe la salute pubblica promossa dall'aumentato utilizzo della bici.

Più sicurezza grazie al limite di velocità di 30 km/h


Il limite di 30 km/h è uno strumento efficace e pratico per salvare vite umane nei centri urbani; ciò è confermato anche da attuali ricerche ed esperienze all'estero. Inoltre, la velocità di 30 km/h contribuisce in modo significativo anche alle sfide che ci attendono: tra queste vi sono le misure per ridurre il rumore, l'aumento degli spostamenti a piedi e in bicicletta, la coesistenza di diversi mezzi di trasporto, la mobilità rispettosa del clima e la necessità di una migliore qualità di vita.

Secondo l'ATA, c'è molto da recuperare in termini di condizioni quadro normative per l'uso appropriato del limite di 30 km/h e per eliminare gli ostacoli alla sua introduzione da parte delle città e dei comuni. Oggi, un limite di velocità di 50 km/h rappresenta la regola, e 30 km/h l'eccezione. Dal punto di vista dell'ATA, è auspicabile che nei centri urbani un limite di velocità di 30 km/h diventi la regola e 50 km/h l'eccezione.

Promuovere le bici cargo, non disincentivarle!


L'ATA accoglie con favore l'intenzione del Consiglio federale di facilitare l'impiego di tecnologie rispettose dell'ambiente nel trasporto merci. Nelle città, tuttavia, le bici cargo sarebbero di gran lunga il mezzo di trasporto più ecologico. La revisione attualmente in corso offrirebbe l'opportunità di rimuovere gli ostacoli che attualmente si frappongono alle bici cargo. Tuttavia, il progetto non prevede alcuna disposizione in questo ambito. Questa è un'occasione mancata. L'ATA propone di aumentare il limite di peso dagli attuali 200 kg (conducente compresa/o) al livello UE di 250 kg. In questo modo sarebbe possibile offrire servizi di consegna con bici cargo in modo redditizio. Inoltre, l'attuale revisione di legge presenterebbe l'occasione adatta per inserire un'inedita autorizzazione dei rimorchi per biciclette con assistenza elettrica.

Bruno Storni, Vicepresidente ATA, 076 399 57 72

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