Appello ai direttori di costruzioni, pianificazione e ambiente nel giorno del rumore

L’ATA consegna la petizione contro il rumore stradale

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Berna

Con un’azione davanti alla Casa dei Cantoni di Berna, l’ATA Associazione traffico e ambiente ha consegnato la sua petizione contro il rumore stradale. Nella Casa ha sede la Conferenza dei direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell’ambiente (DCPA), in modo che i direttori stessi possano trasmettere le richieste dell’ATA ai loro governi cantonali.

Così i direttori hanno simbolicamente ricevuto un chiaro richiamo nell’occorrenza della giornata contro il rumore del 25 aprile: diverse scatole con quasi 9'000 firme, raccolte in poco più di due mesi. La petizione dell’ATA chiede alla Confederazione e ai Cantoni di finalmente agire. Infatti, dalla fine di marzo le strade con un livello fonico che mette in pericolo la salute degli abitanti sono ormai illegali.

Dati mancanti

Le autorità non hanno solo trascurato il risanamento fonico per 30 anni. A causa dell’incompletezza dei dati, possono anche informare solo puntualmente sullo stato dei lavori. Secondo l’ordinanza contro l'inquinamento fonico, l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) dovrebbe chiedere ogni anno ai Cantoni le cifre sull’applicazione delle misure di protezione fonica e pubblicarle.«È palese che questo non è stato fatto. La Confederazione non ha svolto il proprio compito di vigilanza», ha criticato la Vicepresidente dell’ATA, Lisa Mazzone, alla consegna della petizione.

Un sondaggio dell’ATA presso i Cantoni ha evidenziato forti differenze: alcuni Cantoni non dispongono di dati. Circa la metà ha indicato quanti chilometri di strade sono stati risanati, rispettivamente non ancora risanati e quali siano i costi. Dalle risposte di 14 Cantoni emerge anche che più di 608'000 persone sono ancora esposte a rumore eccessivo. In Svizzera, secondo l’UFAM, sono circa 1,6 milioni gli abitanti che subiscono un rumore stradale superiore al limite fissato nella legge. Il rumore non è solo fastidioso, fa anche ammalare. Disturbi del sonno e stress sono le conseguenze più frequenti.

Riduzione della velocità

Le misure adottate finora sono solo parzialmente efficaci. Per esempio, le finestre insonorizzate proteggono dal rumore all’interno delle abitazioni, ma non contribuiscono alla riduzione del rumore alla fonte. L’abbassamento del limite di velocità è più efficace e più economico, a seconda della situazione locale da 50 km/h a 30 o da 80 km/h a 50. Già solo questo riduce notevolmente il rumore e, inoltre, migliora la sicurezza stradale.

Recentemente il Tribunale federale ha avvallato diverse ordinanze per zone 30 quali misure di protezione contro il rumore eccessivo. Così Zurigo e Basilea possono introdurre il limite di 30 km/h in vari circondari della città. Per l’ATA è chiaro che anche altre località dovrebbero seguire questi esempi e finalmente adempiere i propri obblighi quanto alla protezione dal rumore. Altrimenti Città e Comuni rischiano di dover pagare indennizzi di non poco conto.

 Sito web: www.stopp-laerm.ch / www.marre-du-bruit.ch

Bruno Storni, Vicepresidente ATA, 076 399 57 72

Werner Herger, Segretario ATA per la Svizzera italiana, 079 463 73 99

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