L'ultimo Ecorating mostra il comportamento di voto del Consiglio nazionale in 49 votazioni di politica ambientale particolarmente importanti e in 23 votazioni del Consiglio degli Stati dalle elezioni del 2019.
Nel rating del Consiglio nazionale per la prima metà della legislatura, i seguenti partiti occupano le prime posizioni: Verdi (99,3% ecologista), SP (98,3%), PEV (96,9%), POP (94,9%), Verdi liberali (93,4%) e Ensemble à Gauche (92,9%). Gli ultimi posti sono occupati da Lega (8,2 % ecologista), UDF (4,1 %) e UDC (3,6 %).
L’Alleanza del centro vota in modo meno ecologico di quanto facevano PPD e PBD
Il cambiamento più eclatante rispetto alla precedente legislatura è quello dell'Alleanza del centro, che dal 2021 ha votato contro l'ambiente molto più spesso dei suoi partiti predecessori PPD e PBD: se dal 2015 al 2019, il PPD votava a favore dell'ambiente ancora in un voto su due, ora l’Alleanza del centro è al 38%: ciò è da ricondurre al comportamento di voto su questioni di conservazione della natura.
L’Alleanza del centro è così scivolata al nuovo livello del PLR, che è stato in grado di aumentare la sua quota di voti a favore dell'ambiente dal 21,5% nella precedente legislatura al 37,9% nella prima metà dell'attuale legislatura. I due partiti differiscono inoltre nel loro profilo tematico: mentre l’Alleanza del centro si rivela più ecologista del PLR sulle questioni climatiche, le e i consiglieri del PLR votano molto più spesso per l'ambiente rispetto all’Alleanza del centro sulle questioni di conservazione della natura. In entrambi i partiti, le differenze tra le singole persone sono grandi: nel caso del PLR, lo spettro va dal 16 al 55% di rispetto per l'ambiente – per l’Alleanza del centro, dal 16 al 62%.
Questi risultati significano che in Consiglio nazionale, nonostante l’aumento di parlamentari Verdi e Verdi liberali, le questioni ambientali hanno meno successo che in passato: 21 delle 49 votazioni particolarmente importanti in questo senso sono infatti fallite. Nel Consiglio degli stati, dove nel 2019 i partiti ecologisti non hanno aumentato il loro peso in modo importante, il bilancio intermedio è ancora più scoraggiante: per 9 decisioni a favore dell’ambiente, ce ne sono state 14 contrarie. Anche nel Consiglio degli stati, Verdi e PS votano a favore dell’ambiente. L’UDC non vota praticamente mai per l’ambiente e anche tra i consiglieri agli stati dell’Alleanza del centro (da 20 a 57%) e del PLR (da 7 a 63%), lo spettro del comportamento di voto è considerevole.
Il rating sull’ambiente mostra dunque in modo chiaro che per un progresso ecologico è necessario il sostegno del PLR o dell’Alleanza del centro.