La bicicletta è il mezzo di trasporto ecologico, salutare e poco ingombrante per eccellenza. Nella vita di tutti i giorni, tuttavia, si presta troppo poca attenzione alla mobilità ciclabile. Questo è quanto ha espresso anche una grande maggioranza della popolazione in occasione della votazione sul decreto federale sulle vie ciclabili del 2018, approvato dal 73,6% dei votanti. Spetta ora al Consiglio degli Stati dare alla bicicletta lo status che merita con la legge sulle ciclovie.
Per l'ATA, una preoccupazione centrale concerne il tema della sicurezza sulle piste ciclabili. Per quanto riguarda l'obbligo di sostituire i percorsi non sicuri, al Consiglio degli Stati si richiede di correggere la maggioranza della sua commissione, che sorprendentemente attribuisce meno urgenza alla sostituzione delle piste ciclabili non sicure rispetto al Consiglio federale. Uno degli argomenti principali della votazione sul decreto federale sulle vie ciclabili era invece quello di aumentare l'attrattività della bicicletta e di ridurre il numero di incidenti.
Il «Masterplan Bici» complementare alla legge
Secondo l'ATA, la legge sulle ciclovie deve essere accompagnata da una strategia nazionale per la mobilità ciclabile. L'ATA propone quindi un "masterplan bici", che stabilisce un obiettivo concreto per la quota di biciclette rispetto al traffico totale. Analogamente ad altre strategie federali (per esempio la roadmap per la promozione della mobilità elettrica), il "masterplan bici" deve essere sviluppato e realizzato in collaborazione con il settore pubblico e gli attori privati.