NO alle fantasie di ampliamento della lobby stradale
L’ATA Associazione traffico e ambiente è molto contenta per il chiaro esito della votazione odierna. Questo risultato segna un punto di svolta a favore di una mobilità orientata al futuro. I votanti hanno espresso in modo inequivocabile che non vogliono né un aumento del traffico stradale, né progetti autostradali dannosi per il clima.
Per Thomas Ruckstuhl, vicepresidente dell’ATA, la decisione rappresenta una pietra miliare: «Questo voto dev’essere inteso dal Dipartimento dei trasporti come un invito a promuovere finalmente in modo attivo la svolta nel settore dei trasporti e a dare la priorità ai mezzi pubblici. La popolazione ha detto chiaramente che un’espansione sfrenata del traffico automobilistico non è la soluzione. Al contrario, viene chiesta una mobilità più ecologica. Per raggiungere quest’obiettivo ci vogliono più investimenti nei trasporti pubblici e a favore di percorsi ciclabili sicuri».
I votanti hanno detto chiaramente che la via voluta dalla lobby stradale conduce in un vicolo cieco. Dei nuovi progetti sovradimensionati non sono né sostenibili per il futuro, né appoggiati dalla maggioranza. Il NO all’ampliamento autostradale deve anche entrare in discussione nel dibattito sulle proposte di risparmio, attualmente discusse a Palazzo federale. Considerando la crisi climatica, è insostenibile tagliare annualmente 300 milioni nei trasporti pubblici e quasi 500 milioni nella protezione del clima.
Ripensare la mobilità
L’ATA chiede ora una pianificazione per le strade nazionali orientata alla rinuncia. Inoltre, la ripartizione dell’imposta sugli oli minerali tra Confederazione e Fondo per le strade dev’essere ridefinito, in particolare considerando i costi esterni più elevati legati al traffico stradale. Infine, il Fondo per le strade nazionali (FOSTRA) dev’essere sottoposto a una riforma sostanziale. Esso deve dare la priorità alla manutenzione. In seguito sarà necessario concentrarsi maggiormente sui programmi di agglomerato.
L’obiettivo di una politica dei trasporti orientata al futuro è quello di consentire a un maggior numero possibile di persone di passare dall’auto al trasporto pubblico o alla bici. Qui c’è un grande potenziale, specialmente per gli spostamenti dei pendolari e per quelli legati al tempo libero. Di ciò approfitteranno anche coloro che saranno pur sempre obbligati a utilizzare l’autostrada.
Il referendum contro l’ampliamento smisurato delle autostrade è stato promosso dall’ATA, in collaborazione con umverkehR, il principale partner. L’ampia alleanza che l’ha sostenuto, e che ha contribuito al successo, ha coinvolto circa 50 organizzazioni, partiti e associazioni.
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