Programma di agglomerato del Mendrisiotto
Alcune novità confortanti
L'ATA Associazione traffico e ambiente apprezza la decisione di coinvolgere le associazioni, tra le quali la nostra, nel processo partecipativo durante l’elaborazione dello studio per il PAM5.
Altrettanto apprezzabile e importante è lo sforzo per i contatti più intensi e proficui con le Province di Como e Varese e con i comuni della fascia di frontiera. Sono state recepite le critiche della Confederazione che nel suo esame del PAM 3 scriveva, tra le altre cose: “Fra tutti gli agglomerati transfrontalieri, quello del Mendrisiotto è il solo a non integrare lo spazio transfrontaliero per quanto concerne l’organizzazione e il contenuto”.
Continuare a “parlare” con i vicini lombardi non potrà che contribuire a migliorare la mobilità transfrontaliera e non solo. A proposito di proficui rapporti con l’Italia è decisamente buona, per il traffico regionale, la recente notizia di un concordato italo-svizzero sul cabotaggio, che consentirà di potenziare la rete transfrontaliera di trasporto bus. Nel 2025 inizieranno inoltre i lavori per l'elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco, che potrà essere collegata con la rete TILO.
La nostra associazione è da sempre attenta alla pianificazione del territorio, da cui dipendono sia la mobilità sia la qualità di aria e suolo: crediamo che, rispetto al passato, occorra pianificare prestando maggiore attenzione a dove e come si costruisce, al riscaldamento globale, alle aree verdi dentro e fuori gli agglomerati, alla possibilità di accedere al trasporto pubblico e di spostarsi in bicicletta e a piedi. Osserviamo infatti che i dati sull’inquinamento rimangono preoccupanti soprattutto per quanto riguarda le PM10 a Chiasso e Mendrisio, dove la media annuale supera sempre il limite fissato dall’ordinanza federale. Anche le concentrazioni di ozono superano molte volte all’anno il valore che potrebbe essere superato, stando all’OIAt, una sola volta. Buona parte della popolazione del Mendrisiotto è pure esposta a valori di inquinamento fonico superiori a quelli ammessi.
Valutiamo positivamente l’importanza che il PAM5 dà al paesaggio, alla necessità di uno sviluppo insediativo centripeto di qualità, agli effetti dei cambiamenti climatici sugli insediamenti (in particolare le isole di calore), allo sviluppo della mobilità lenta, alla valorizzazione degli spazi pubblici e dei beni naturali e culturali.
Il PAM5 introduce due concetti interessanti: quello di “città 15 minuti” e quello di “città-spugna”. Sarà importante che questi concetti siano tenuti in considerazione e contribuiscano a migliorare la qualità degli insediamenti quando si interviene su situazioni già presenti o per progetti futuri. È urgente agire secondo i due concetti citati, specialmente nei luoghi densamente popolati e cementificati, in favore della qualità della vita di chi vi abita.
La “città 15 minuti” si basa sul principio di promuovere quartieri con una buona densità di abitanti che possano raggiungere la maggior parte dei servizi a piedi o in bicicletta in 15 minuti: sarà la sfida della pianificazione dei prossimi anni. Si potrebbe, anche in Ticino, cominciare a pensare a quartieri senza auto.