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Vira Magadino
Fabio Bossi
29 novembre 2024

Mancanze a diversi livelli

Il rapporto riguardante il PALoc5 descrive nuovamente processi e condizioni quadro noti e in buona parte non direttamente promossi dai precedenti Programmi di agglomerato del Locarnese. Molte misure sono state implementate precedentemente o sono state promosse, progettate o implementate da altri enti (vedi orario 2021, fermata FFS Minusio).
Come già segnalato nelle precedenti prese di posizione per il PALoc3 e il PALoc4, anche nel PALoc5 mancano diverse misure fondamentali per raggiungere gli obiettivi, mancano certezze che le misure vengano poi realmente realizzate, in particolare a livello comunale.
Nel rapporto manca un’analisi puntuale delle numerose critiche contenute nel rapporto della Confederazione al PALoc4, ma si insiste nel sopravvalutare il Rapporto della Confederazione sul PALoc4, che ha assegnato il minimo dei punti per mantenere la sufficienza e garantire il finanziamento federale perdendo 2 punti per rapporto al PALoc2 e al PALoc3.

Ottenere il sussidio del 40% è il minimo previsto per PA poco costosi. Ci sembra che dalle diverse considerazioni su quanto fatto finora (e che troviamo nel Rapporto in esame), vengano considerate anche misure non promosse dai PALoc, ma implementate grazie ad altre basi legali superiori. Traspare inoltre un’insufficiente comprensione degli obiettivi del Programma dei trasporti d’agglomerato (PTA) da parte della Commissione Intercomunale dei Trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CIT) e degli operatori tecnici, con le conseguenze che conosciamo, sia a livello d’interventi che d’investimenti. “Attraverso il PTA la Confederazione promuove una pianificazione coerente dei trasporti e degli insediamenti negli agglomerati.”